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Assegno di maternità dei comuni

Servizio Attivo

In base alla circolare INPS dell’8 marzo 2023, l’Assegno di Maternità di Base corrisposto mensilmente in caso di nuove nascite, affidamenti preadottivi e adozioni avvenuti durante tutto il 2023 ammonta a 383,46 euro per cinque mesi (il totale è di 1.917,30 euro).

La circolare dell’INPS specifica però un altro parametro importante per accedere all’Assegno di Maternità: l’ISEE del nucleo familiare richiedente non deve infatti superare la soglia di 19.185,13 euro.



A chi è rivolto

Alle madri cittadine italiane residenti, in possesso dei requisiti di legge, che non beneficiano del trattamento previdenziale dell'indennità di maternità, o ne beneficiano parzialmente, è concesso un assegno per maternità. Dal 1° Luglio 2001, l'assegno è esteso alle donne residenti cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno che non beneficiano di alcuna tutela economica della maternità, per ogni figlio nato dopo il 1° Luglio o per ogni minore adottato o in affidamento preadottivo dopo tale data.

Descrizione

In base alla circolare INPS dell’8 marzo 2023, l’Assegno di Maternità di Base corrisposto mensilmente in caso di nuove nascite, affidamenti preadottivi e adozioni avvenuti durante tutto il 2023 ammonta a 383,46 euro per cinque mesi (il totale è di 1.917,30 euro). La circolare dell’INPS specifica però un altro parametro importante per accedere all’Assegno di Maternità: l’ISEE del nucleo familiare richiedente non deve infatti superare la soglia di 19.185,13 euro.

Come fare

Il Bonus Bebè è stato rimpiazzato dall’Assegno Unico Universale. Tuttavia, c’è un altro bonus che non è stato inglobato da questa nuova soluzione: si tratta dell’Assegno di Maternità di Base, chiamato anche Assegno di Maternità dei Comuni Questa forma di aiuto alle famiglie è rivolta a tutte le madri che non possono accedere ad altre modalità di sostegno, ad esempio l’indennità di maternità dell’INPS. Sebbene venga erogata proprio dall’INPS, viene però concessa dai Comuni.  La domanda deve essere presentata al Comune in cui si risiede insieme alla Dichiarazione sostitutiva in merito al proprio nucleo familiare e all’autocertificazione in cui si dichiara di non essere percettori di altri bonus maternità e di rispettare pienamente i requisiti richiesti, entro 6 mesi dalla nascita.

Cosa serve

1) Domanda redatta secondo lo stampato disponibile al termine di questa sezione oppure presso Caaf convenzionato
2) dichiarazione sostitutiva unica prevista dal Decreto Legislativo 109/98 e successive modifiche e integrazioni, attestante le condizioni economiche del proprio nucleo familiare.

Cosa si ottiene

Assegno di maternità dei comuni

Tempi e scadenze

Il diritto all'assegno di maternità decorre dalla data di nascita del figlio. L'assegno di maternità è richiesto dalla madre del neonato o da altri soggetti qualora ricorrono le condizioni di cui all'art. 11 Decreto 452/00. La richiedente è tenuta a dichiarare che non è beneficiaria di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell'INPS o di altro ente previdenziale per lo stesso evento, ovvero è tenuta a presentare una dichiarazione sostitutiva relativa alla somma complessivamente erogata dall'ente che ha corrisposto la prestazione previdenziale o una dichiarazione dell'ente medesimo.

Acquisita la domanda e la documentazione dell'interessato ed effettuate le verifiche del caso, l'Amministrazione Comunale dovrà calcolare la situazione economica del nucleo familiare e confrontarla con la "soglia del diritto" stabilita dalla legge e provvedere all'atto di concessione o di diniego del beneficio.
Qualora l'indennità di maternità corrisposta da parte degli enti previdenziali competenti alle lavoratrici che godono di forme di tutela economica della maternità diverse dall'assegno risulti inferiore alla soglia di diritto, le lavoratrici interessate possono avanzare ai Comuni richiesta per la concessione della quota differenziale.

Accedi al servizio

Il servizio è disponibile nella sede dell'ufficio

Chi ha diritto all’Assegno di Maternità Con la circolare INPS 29 febbraio 2024, n. 40, l’Istituto comunica gli importi e i limiti di reddito per il
2024 relativi all’assegno di maternità concesso dai comuni, aggiornato in base alla variazione dell’indice
ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, pari al 5,4%.
L’importo dell’assegno mensile di maternità, che spetta per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le
adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, è pari a 404,17 euro
per cinque mensilità e, quindi, a 2.020,85 euro complessivi.
Il valore dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) da tenere presente per queste
categorie è pari a 20.221,13 euro. In aggiunta, bisogna anche:

  • risiedere nel Comune che concede l’Assegno;
  • convivere con il figlio per cui si è richiesto l’Assegno;
  • essere cittadine italiane o avere un permesso di soggiorno regolare (basta il permesso oppure occorre la carta di soggiorno?).
Si tratta dunque di una forma di tutela in più per le famiglie e in particolare per le madri. La possibilità di accedere ad altri benefit aziendali può contribuire a facilitare ulteriormente la gestione della propria famiglia, piccola o grande che sia.

Condizioni di servizio

Pagamento assegni concessi: Al pagamento degli assegni concessi provvede l'Inps in unica soluzione, attraverso le proprie strutture. Ovviamente, le somme da corrispondere sono quelle stabilite dalla legge e per il periodo di cinque mensilità.
Recupero delle somme indebitamene corrisposte: il Comune, qualora verifichi che il beneficio è stato indebitamente corrisposto, deve provvedere alla revoca a far data dal momento dell'indebita corresponsione. La comunicazione è trasmessa all'INPS per le conseguenti azioni di recupero delle somme erogate.

Contatti

Argomenti:Pagina aggiornata il 14/03/2024


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